"Eh no!"
del
14 marzo
Lo spanna, così detto il nebbiolo tra Novara e Vercelli, non dovrebbe
essere una sorpresa. Per anni invece è stata vinificato tanto e male e ciò ha
contribuito a dare cattiva fama ai vini di Ghemme e Gattinara. Abbiamo
assaggiato i vini delle Cantine Vallana alla presenza di Marina, che insieme alla
madre ed ai fratelli Francis, l’enologo di cantina, e Miriam, portano avanti una
lunga tradizione di qualità. Già con lo Spanna Colline Novaresi Doc 2010, il
vino “base” della Cantina, si ha la giusta impressione: colpisce il naso
dapprima con una mineralità cristallina per poi lasciar esprimere un frutto
dolcemente maturo. In bocca l‘allungo vegetale e balsamico. Il Boca Doc, più
ricco, apre con un bouquet intenso di frutta freschissima rimpinzata da
riflessi di passitura decisi e suadenti. Mineralità e note animali a completare
un quadro di acidità e tannicità ben presenti. Da lasciar riposare se si
preferisce maggior morbidezza. A chiudere il Gattinara 2004, un vino di
un’altra natura rispetto ai primi due decisamente più sfuocati; una definizione
manierista che lascia emergere e fa godere a pieno tutta la complessità. E’ sorretto
da un’ossatura compatta e fragrante fatta di frutta, china, erba medica, di un
lieve sfondo animale e di un’idea salmastra di mar mediterraneo. Gli acidi ed i
tannini sono in perfetto equilibrio nell’esercizio delle loro rispettive
funzioni, umettare e allappare. Un nebbiolo senza l’imponenza langarola del
Barolo ma ugualmente profondo con il vantaggio non da poco di una beva che crea
dipendenza. E’ del 2004 ma, così
fresco, durerà a lungo.
Marina ci ha raccontato che le vasche del nebbiolo in
fermentazione sprigionano essenze di pesca e albicocca. Peccato che in questi
rossi vadano perdute o rimangano inaccessibili, al di sotto della soglia di
coscienza. Sarebbe splendido se il Nebula, il nuovo metodo classico di nebbiolo
rosè, ancora alla prima rifermentazione, riuscisse a trattenere tali fragranze,
svelando così nuove possibilità di questo straordinario vitigno. Tra un annetto
non ci lasceremo scappare l’assaggio. Sarete aggiornati.
Padre Ponz