La bottiglia ha in rilievo il simbolo de I Vigneri 1435, consorzio che ha per oggetto la tutela delle tradizioni vitivinicole della regione Sicilia e dell'Etna, in particolare la biodiversità.
L'etichetta parla da sola e il vino, beh... è proprio quello che ci interessa.
Rosso rubino limpido e scarico, profumi leggerissimi di vernice/inchiostro nel 2006, nel 2007 questa nota profumata è predominante e molto elegante (io ci perdo la testa per questo profumo) e come mi ha spiegato S.F. la responsabilità di questo sentore è data da diversi fattori, in primis i vitigni minori che completano il blend nel 2006 hanno prodotto 500 g. di uva per pianta e nel 2007 il doppio, oltre al fatto che questo sentore tende a svanire col passare del tempo. E ancora amarena, leggermente speziato e minerale.
La sequenza è molto ordinata, precisa, fine ed elegante, come se il risultato non potesse essere differente, come se fosse la natura a condurre le operazioni.
In bocca è caldo, rotondo, morbido e molto lungo, il suo sapore non finisce mai e non per la sua potenza, i suoi 14,5° quasi non li senti, ma per la sua complessità che apprezzi poco per volta. Buon tannino e ottimo finale fruttato. La leggerissima acidità che si percepisce, armonizza il tutto.
Da bere con la colonna sonora di Soul of a man o a un disco di Son House.
L'etichetta parla da sola e il vino, beh... è proprio quello che ci interessa.
Rosso rubino limpido e scarico, profumi leggerissimi di vernice/inchiostro nel 2006, nel 2007 questa nota profumata è predominante e molto elegante (io ci perdo la testa per questo profumo) e come mi ha spiegato S.F. la responsabilità di questo sentore è data da diversi fattori, in primis i vitigni minori che completano il blend nel 2006 hanno prodotto 500 g. di uva per pianta e nel 2007 il doppio, oltre al fatto che questo sentore tende a svanire col passare del tempo. E ancora amarena, leggermente speziato e minerale.
La sequenza è molto ordinata, precisa, fine ed elegante, come se il risultato non potesse essere differente, come se fosse la natura a condurre le operazioni.
In bocca è caldo, rotondo, morbido e molto lungo, il suo sapore non finisce mai e non per la sua potenza, i suoi 14,5° quasi non li senti, ma per la sua complessità che apprezzi poco per volta. Buon tannino e ottimo finale fruttato. La leggerissima acidità che si percepisce, armonizza il tutto.
Da bere con la colonna sonora di Soul of a man o a un disco di Son House.